I libri per concorsi pubblici sono indispensabili per chi vuole prepararsi e studiare nella speranza di ottenere un risultato positivo e imprimere una svolta alla propria vita professionale. Al di là di ciò che si apprende sui testi, però, è necessario non lasciarsi sorprendere dai potenziali imprevisti in cui ci si potrebbe imbattere in questo percorso. I concorsi vengono vinti non dai più intelligenti, ma da quelli che si preparano meglio: ecco perché non si può fare a meno di pianificare un metodo di studio adeguato. Non ha senso chiudersi in casa nelle settimane precedenti senza sollevare la testa dalle pagine, quindi: ciò che conta è una strategia di avvicinamento corretta, da redigere magari con l’aiuto di un calendario, per distribuire le letture e i ripassi nel corso dei giorni e delle ore.

Un suggerimento iniziale potrebbe essere di passare sui libri per concorsi pubblici più o meno sei ore al giorno, ma è ovvio che tale prospettiva è concreta solo per chi non ha un lavoro o comunque non deve far fronte ad altri impegni. Il materiale di studio di cui ci si deve dotare include post-it e bloc notes, ma anche evidenziatori e matite per focalizzare i concetti chiave e per mettere in evidenza gli argomenti di cui non ci si può dimenticare.

Un metodo di memorizzazione che riscuote sempre un notevole successo è quello dello sniper: esso prevede di non rileggere mai lo stesso argomento, ma di fare affidamento su un approccio mentale in funzione del quale non si potrà mai più rileggere ciò che si sta leggendo. Adottando un atteggiamento di questo tipo, infatti, ci si concentra al massimo: o si sfrutta la possibilità di cui si sta beneficiando in quel momento o quegli argomenti andranno persi per sempre. Un trucco per ingannare la propria mente che garantisce risultati concreti.