Lampade a sospensione, come utilizzarle?

Nel momento in cui ci troviamo a dover arredare un’abitazione, sono davvero tante le variabili di cui dobbiamo e possiamo tenere conto: gli elementi a disposizione sono innumerevoli, e molto spesso sono proprio quelli che in prima apparenza potrebbero sembrare quasi marginali a fare la differenza. Un esempio su tutti è quello rappresentato dall’illuminazione.

Probabilmente non è infatti questo il primo parametro che ci verrebbe in mente a cui pensare, eppure è uno degli aspetti che risultano assolutamente determinanti. Una buona illuminazione, naturale o artificiale che sia, conferisce al medesimo ambiente un aspetto completamente diverso anche solo a prima vista.

Come appena anticipato, là dove non arriva l’illuminazione naturale sta a noi agire andando ad utilizzare quella artificiale. In questo caso, ecco che si dirama di fronte ai nostri occhi una lunga serie di alternative: dai lampadari alle lampade sospese, la scelta è vasta. Proviamo a concentrarci su quest’ultimo oggetto.

Lampade a sospensione: che cosa sono

Probabilmente non così note a tutti, le lampade a sospensione sono invece un oggetto molto utilizzato e dalle radici piuttosto antiche: a dire la verità potremmo definirle una sorta di ibrido successivo sia alle lampade da mano che ai lampadari, che è in qualche modo andato ad unire questi due oggetti carpendo alcune delle caratteristiche distintive di entrambi.

Nella sostanza, le lampade a sospensione sono una soluzione per l’illuminazione che va ad inserirsi più praticamente nella scia dei lampadari: proprio come questi ultimi infatti sono appese al soffitto e servono ad illuminare gli ambienti in cui vengono installate, a livello generale. Ci sono però due aspetti molto importanti dei quali bisogna avere coscienza e di cui tenere conto nel momento in cui si opta per queste soluzioni.

Da una parte infatti bisogna considerare il tipo di luce che queste forniscono: è particolare perché può essere vista quasi come la luce perfetta per un ambiente interno. Essa è infatti ugualmente efficace a quella creata da un lampadario, ma decisamente meno invadente. Il secondo aspetto fondamentale è la loro funzione decorativa, estremamente importante e dalla quale non si può prescindere.

Proprio basandoci su queste due caratteristiche principali proviamo ad osservare in che modi possono essere utilizzati questi oggetti, dei quali esistono veramente tantissime declinazioni: dalle lampade a sospensione per la cucina fino a quelle per la camera da letto, in grado di adattarsi a tutti gli ambienti all’interno dei quali sono installate.

Come utilizzare le lampade a sospensione

Ma su quali parametri dobbiamo regolarci nel momento in cui decidiamo di optare per una soluzione di questo tipo? Come detto dobbiamo considerare che ne esistono davvero di ogni tipologia e forma, e che oltretutto supportano lampadine di ogni genere. Questo è un carattere fondamentale non solo a livello di praticità – e in questo caso di duttilità, che comporta una svariata gamma di possibilità offerte – ma anche dal punto di vista estetico, poiché queste lampade si rendono perfette per qualsiasi tipo di arredamento e stile.

Per comprendere quale sia la corretta collocazione di una lampada a sospensione, bisogna tenere conto di due fattori: le dimensioni della stanza in cui verrà installata e le attività che dovranno essere compiute all’interno di quest’ultima. Ovviamente la posizione ideale per questi oggetti è al centro della stanza, nella quale è consigliabile aggiungere altri tipi di punti luce nel caso si rendesse necessario: la lampada in questione crea un’illuminazione di maggiore impatto, ma non è detto che sia sufficiente.

Nel momento in cui invece non volessimo rispettare questo standard, per avere per esempio le lampade in questione più vicine al nostro letto, dovremmo comunque cercare di non posizionarle in un punto di passaggio. Ovviamente molto dipende anche dalle dimensioni della stanza e dalle distanze che questo oggetto dovrà avere rispetto agli altri elementi presenti nell’ambiente.