Gaming: da passatempo a professione

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito all’ascesa di questa grande passione. Giocare con i videogames infatti, attraverso console sempre più evolute e con personal computer sempre più performanti, è diventato completamente mainstream.

Da semplice intrattenimento e svago però, si è trasformato nel tempo in una vera e propria professione. Quotidianamente centinaia di persone in tutto il mondo, per lo più ragazzi ,passano ore a condividere in streaming le loro avventure, trucchi e partite, non solo come intrattenitori, ma come vere e proprie macchine da soldi. I gamer professionisti più famosi e vincenti infatti, sono capaci, attraverso tornei, gare, sponsor e feed, di guadagnare cifre del tutto ragguardevoli. Il principale luogo di lavoro del gamer professionista è quello fisico, come arene e stadi, o virtuale, dove si svolgono lunghi tornei di videogiochi detti e-sports, attorno ai quali si stima al momento, si generi un indotto di circa 1,5 miliardi di dollari.

Secondo Intel, molte piattaforme, e la stessa Intel, stanno sviluppando vere e proprie arene per tornei, arene che sono state sviluppate con le migliori tecnologie e molti posti per il pubblico, pronto ad assistere a queste battaglie virtuali.

Altri siti come www.battle.net , anche per compensare la crescente richiesta di registrazione e il numero di ore di collegamento in crescita esponenziale dall’inizio della pandemia da Covid-19, hanno potenziato server e sito per poter accedere più fluidamente ai loro servizi.

Miti da sfatare

Un grande pregiudizio da sfatare è la sedentarietà del lavoro da Gamer professionista. È opinione molto diffusa che giocare troppo a lungo, a volte in posizioni non corrette, porti conseguenze per la salute psicofisica dei giocatori. Per i giocatori professionisti non è certamente così. Molte squadre hanno iniziato a stabilire vere e proprie routine di fitness per i propri membri, programmando allenamenti quotidiani e diete equilibrate con l’aiuto di nutrizionisti e personal trainers. La concentrazione mentale che impegna i gamer per ore ed ore non può essere mantenuta se non in condizioni fisiche impeccabili. Tra i team più importanti a riconoscere per primi questo lato da non sottovalutare della vita del gamer professionista, possiamo citare Fnatic, squadra tra i leaders di League of Legends.

Lo streaming

La porta sul mondo nonché principale fonte di guadagno nella vita di un gamer è lo streaming. Se all’inizio di questo fenomeno lavorativo, portali come youtube.com, permettevano di aprire canali in cui caricare i propri video, con incassi che andavano dalle donazioni ai feed per numero di visualizzazioni e sponsor, ora attraverso twich.tv, assistiamo ad un fenomeno globale, la trasmissione in diretta. Migliaia di follower in tutto il mondo non devono più accontentarsi di video preregistrati, ma possono interagire in diretta live con i loro gamers preferiti che, attraverso donazioni da parte dei follower e sponsor, che possono arrivare a guadagnare cifre del tutto ragguardevoli.

La postazione di gaming: la qualità ripaga

Ultima, ma non meno importante, è la postazione del gamer.
Se infatti il tuo è un passatempo che non impegna troppe ore, divano o sedia sono ottime soluzioni. Ma per chi lo sceglie come professione, che si utilizzino console come Playstation o Xbox, piuttosto che Personal Computer di ultima generazione, è fondamentale che tutto, dalla poltrona da gamer, agli accessori tecnologici, siano al servizio del professionista, come una vera e propria postazione di lavoro.

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